Nuova Riveduta:

Atti 23:6

Ora Paolo, sapendo che una parte dell'assemblea era composta di sadducei e l'altra di farisei, esclamò nel Sinedrio: «Fratelli, io sono fariseo, figlio di farisei; ed è a motivo della speranza e della risurrezione dei morti che sono chiamato in giudizio».

C.E.I.:

Atti 23:6

Paolo sapeva che nel sinedrio una parte era di sadducei e una parte di farisei; disse a gran voce: «Fratelli, io sono un fariseo, figlio di farisei; io sono chiamato in giudizio a motivo della speranza nella risurrezione dei morti».

Nuova Diodati:

Atti 23:6

Paolo quindi, sapendo che una parte dei presenti era composta di sadducei e l'altra di farisei, gridò a quelli del sinedrio: «Fratelli, io sono fariseo, figlio di farisei; è a motivo della speranza e della risurrezione dei morti che vengo giudicato».

Riveduta 2020:

Atti 23:6

Ora Paolo, sapendo che una parte era di sadducei e l'altra di farisei, esclamò nel Sinedrio: “Fratelli, io sono fariseo, figlio di farisei ed è a motivo della speranza e della risurrezione dei morti che sono chiamato in giudizio”.

La Parola è Vita:

Atti 23:6

Poi a Paolo venne un'idea. Sapendo che il tribunale era composto in parte da Sadducei e in parte da Farisei, gridò: «Fratelli, io sono Fariseo, come tutti i miei antenati! E oggi devo subire questo processo, perché credo nella resurrezione dei morti!»

La Parola è Vita
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Riveduta:

Atti 23:6

Or Paolo, sapendo che una parte eran Sadducei e l'altra Farisei, esclamò nel Sinedrio: Fratelli, io son Fariseo, figliuol di Farisei; ed è a motivo della speranza e della risurrezione dei morti, che son chiamato in giudizio.

Ricciotti:

Atti 23:6

Paolo, sapendo che una parte era di Sadducei, e l'altra di Farisei, nel Sinedrio esclamò: «Fratelli, io son Fariseo, figlio di Farisei, e son chiamato in giudizio per la speranza nella risurrezione dei morti!».

Tintori:

Atti 23:6

Or Paolo, sapendo come una parte erano Sadducei e altra Farisei, disse ad alta voce nel concilio: Fratelli, sono fariseo, figlio di farisei e son chiamato in giudizio a cagione della speranza nella risurrezione dei morti.

Martini:

Atti 23:6

E sapendo Paolo, come una parte erano Sadducei, e l'altra Farisei, disse ad alta voce nel sinedrio: uomini fratelli, io son Fariseo, figliuolo di Farisei, sono chiamato in giudizio a cagione della speranza della risurrezione de' morti.

Diodati:

Atti 23:6

Or Paolo, sapendo che l'una parte era di Sadducei, e l'altra di Farisei, sclamò nel concistoro: Uomini fratelli, io son Fariseo, figliuol di Fariseo; io son giudicato per la speranza, e per la risurrezione de' morti.

Commentario abbreviato:

Atti 23:6

Versetti 6-11

I Farisei erano corretti nella fede della Chiesa ebraica. I Sadducei non erano amici delle Scritture o della rivelazione divina; negavano uno stato futuro; non avevano né la speranza della felicità eterna, né il timore della miseria eterna. Quando veniva chiamato in causa per il suo essere cristiano, Paolo poteva davvero dire di essere chiamato in causa per la speranza della risurrezione dei morti. Con questa professione della sua opinione su questo punto controverso, era giustificabile per lui distogliere i farisei dal perseguitarlo e indurli a proteggerlo da questa violenza illegale. Quanto facilmente Dio può difendere la propria causa! Sebbene i Giudei sembrassero perfettamente d'accordo nella loro cospirazione contro la religione, tuttavia erano influenzati da motivi molto diversi. Non c'è vera amicizia tra i malvagi, e in un attimo, e con la massima facilità, Dio può trasformare la loro unione in aperta inimicizia. Le consolazioni divine hanno messo Paolo al riparo; il capitano in capo lo ha salvato dalle mani di uomini crudeli, ma non ha saputo raccontare l'evento. Chiunque sia contro di noi, non dobbiamo temere, se il Signore è al nostro fianco. È volontà di Cristo che i suoi servi fedeli siano sempre allegri. Poteva pensare di non vedere mai Roma; ma Dio gli dice che anche in questo sarebbe stato gratificato, poiché desiderava andarci solo per l'onore di Cristo e per fare del bene.

Riferimenti incrociati:

Atti 23:6

Mat 10:16
At 26:5; Fili 3:5
At 24:15,21; 26:6-8; 28:20

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